Con il decreto aiuti ter, appena approvato dal Governo, si introduce anche la riforma degli istituti tecnici e professionali.
In particolare sono previste “specifiche attività formative destinate al personale docente degli istituti tecnici, finalizzate alla sperimentazione di modalità didattiche laboratoriali, innovative, coerentemente con le specificità dei contesti territoriali, nell’ambito delle attività previste ai sensi dell’articolo 16-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 e dell’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;”
Pertanto, la riforma prevede una formazione ad hoc per gli insegnanti delle scuole tecniche e professionali in merito alla sperimentazione didattica.
A tal proposito il testo della riforma prescrive di: “valorizzare la metodologia didattica per competenze, caratterizzata dalla progettazione interdisciplinare e dalle unità di apprendimento, nonché aggiornare il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente e l’incremento degli spazi di flessibilità”.
Per quanto concerne la riforma degli istituti tecnici e professionali viene incentivata la tanto combattuta didattica per competenze.
Secondo il Ministro Bianchi è necessario per “favorire lo sviluppo di una didattica per competenze, di tipo collaborativo ed esperienziale, per consentire una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, in considerazione delle loro specifiche esigenze”. Per la realizzazione dell’obiettivo si punta alla valorizzazione di ogni strumento, dai materiali didattici tradizionali ai libri di testo “rispetto ai quali costituirà impegno specifico del Ministero fornire alle scuole indicazioni e strumenti diretti a favorire le migliori scelte adozionali e l’individuazione delle più efficaci metodologie per la costruzione di materiali didattici”.