TFA è acronimo di Tirocinio Formativo Attivo ovvero una percorso formativo teorico e pratico che viene attivato presso le principali Università italiane. Seppur impropriamente, con  TFA di SOSTEGNO, si intende il corso di specializzazione per diventare un insegnante di sostegno.

Il conseguimento del titolo di specializzazione come insegnante di sostegno consente di partecipare ai concorsi con le procedure dedicate al sostegno, ma anche di avere molte più chance di essere chiamato per le supplenze nelle scuole dato che c’è una forte carenza di personale qualificato.

Il decreto n. 95/2020 ha autorizzato un nuovo ciclo di Tirocini Formativi Attivi, i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

Il Centro Studi Cartesio vanta, da quest’anno, nella propria offerta formativa, un Corso di Specializzazione per le Attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità (TFA SOSTEGNO) per il quale sono disponibili ben 450 posti (clicca qui per maggiori informazioni).

L’uscita del bando per il VI Ciclo di Corsi di Formazione TFA Sostegno 2021 è prevista a breve, ecco perché è necessario cominciare a prepararsi  prima possibile per aumentare in tal modo le probabilità di superare le selezioni.

Il nostro Corso di preparazione al TFA 2021, full on line, consente di prepararsi molto più agevolmente al percorso per diventare docente di sostegno (clicca qui per maggiori informazioni).

Si tratta di una grande e ambita opportunità e non solo di lavoro:

L'insegnante di sostegno svolge un ruolo unico e insostituibile, didatticamente e umanamente, costruisce rapporti fortemente empatici facendo ricerche e scoperte nuove ogni giorno.

Diventare insegnante di sostegno non vuol dire  scegliere di intraprendere semplicemente un lavoro, ma scegliere di intraprendere una missione.

Di seguito alcune FAQ.

I titoli richiesti per partecipare saranno probabilmente gli stessi de V ciclo, quindi per la scuola d’infanzia e primaria possono partecipare solo i candidati in possesso di:
– laurea in Scienze della formazione primaria;
– oppure diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali;
– oppure un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, dal 2019 l’abilitazione non è più un requisito indispensabile. Possono infatti partecipare i candidati in possesso di:
– abilitazione specifica sulla classe di concorso;
– oppure titolo di laurea e 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) in discipline antropologiche, psicologiche, pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche.

Gli insegnanti tecnico pratici (ITP) possono accedere ai percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno con il solo diploma (art. 5, comma 2 che prevede una deroga fino all’a.s. 2024/2025 al requisito della laurea).

Con la laurea triennale posso partecipare?
No.

A questo proposito, possiamo già offrire un vasta offerta formativa a prezzi molto vantaggiosi, per maggiori informazioni clicca qui.
Inoltre, consigliamo di conseguire i titoli che ti mancano (clicca qui per verificare di avere i requisiti) il prima possibile, così da arrivare alla data di uscita del bando il più preparato/a possibile.

La selezione prevederà diverse prove d’esame:
– prova preselettiva;
– eventuale prova scritta, a discrezione dell’università;
– prova orale, con quesiti a risposta aperta.
In cosa consisterà la prova preselettiva?
La prova preselettiva sarà composta da 60 quesiti con 5 opzioni di risposta, a cui rispondere in un tempo massimo di due ore.

Si prevede che i 60 quesiti saranno suddivisi esattamente come per la prova del V ciclo:
– 20 quesiti sulla verifica delle competenze linguistiche e della comprensione dei testi in lingua italiana;
– 40 quesiti per verificare le competenze professionali specifiche socio-psico-pedagogiche.

Per ogni domanda dovrebbe essere assegnato il seguente punteggio:
– 0,5 punti per ogni risposta corretta;
– 0 punti per ogni risposta errata, mancata o multipla.

Inoltre, si prevede ora che il punteggio totalizzato dai candidati in sede di prova preselettiva non venga preso in considerazione per il computo totale dei punti ottenuti.

Infine, il punteggio minimo necessario per superare la prova preselettiva è 21/30.

Non è possibile stabilire una data di uscita certa, tuttavia si vocifera di una imminente pubblicazione del bando, con prove a partire da settembre.

Coloro che superano la prova di accesso frequentano un corso di specializzazione disciplinato da ogni singolo ateneo con un proprio regolamento.

Durante il corso occorrerà conseguire 60 CFU, in non meno di 8 mesi.

I corsi si concluderanno, di norma, entro il 30 giugno dell’anno di riferimento (art. 3 decreto 8 febbraio 2019), salvo eccezioni (come l’eccezione per il V ciclo, che prevede il completamento dei corsi entro il mese di maggio 2021).

Le assenze sono accettate nella percentuale del 20 per cento di ciascun insegnamento e l’eventuale recupero potrà essere effettuato con modalità definite dai titolari degli insegnamenti.

Per i soggetti che hanno già conseguito il titolo di specializzazione sul sostegno in un altro grado di istruzione e risultano utilmente collocati in graduatoria di merito, ovvero ammessi in soprannumero, sono previsti percorsi abbreviati, fermo restando l’obbligo di acquisire i 9 crediti di laboratorio e i 12 crediti di tirocinio.

Gli insegnamenti, le attività laboratoriali e di tirocinio, i crediti formativi universitari sono contenuti nell’Allegato B, DM. 30 settembre 2011.

Certo, gli insegnanti tecnico pratici possono partecipare con il solo diploma essendo esonerati dal possesso dei 24 CFU. I docenti ITP inoltre possono partecipare esclusivamente per la scuola secondaria di II grado, non avendo titoli di accesso per gli altri ordini/gradi di istruzione.

No, non è richiesto alcun requisito di servizio obbligatorio.

No, sebbene fosse previsto per lo scorso Ciclo, l’articolo 5 comma 1 del 2019 non è più previsto nel Decreto 95 del 12 Febbraio 2020.

Certo, se si è in possesso dei requisiti di accesso per più gradi/ordini di istruzione è possibile parteciparvi.

No, dato che le prove si terranno nella stessa data in tutta la Nazione, proprio per non consentire la partecipazione in più atenei.

Le prove sono predisposte dai singoli atenei in conformità ai Decreti Ministeriali, quindi non sarà un’unica prova su tutto il territorio nazionale.

Il numero di candidati ammessi alla seconda prova sarà il doppio rispetto ai posti messi a bando.

Saranno i bandi universitari a definire quali titoli saranno valutabili e i relativi punteggi.

Sarà compito dell’ateneo definire la modalità di partecipazione e il pagamento della tassa di iscrizione. La tassa di iscrizione andrà pagata per ogni grado/ordine per cui si intende partecipare.

I costi di immatricolazione al corso di specializzazione, una volta superate le prove, saranno decisi dai singoli atenei. Negli scorsi cicli la cifra si aggirava tra i 3000€ e i 3900€ a seconda degli atenei.

Dipende dall’Università, solitamente 15/20 giorni dato che la prova preselettiva viene corretta tramite i correttori automatici.

No, bisognerà scegliere uno solo dei corsi. Resta comunque la possibilità di partecipare all’altro corso per cui si è vincitore durante il ciclo successivo da idoneo.

No, tutti i requisiti di accesso devono essere posseduti alla data di scadenza del bando.

Il TFA Sostegno assegna la priorità nelle convocazioni durante l’invio della MAD.

Si può tranquillamente partecipare al percorso di selezione ma, in caso di incompatibilità di date, si può rinunciare o congelare il corso rivolgendosi all’ateneo.

Sì, ogni tabella di valutazione titoli assegna un punteggio per i docenti in possesso del titolo di specializzazione su sostegno (anche se posseduto per ordine\grado diverso di scuola).